Castello Carrarese
La principale attrattiva cittadina è il
Castello Carrarese, costruito attorno al 1339 sulle
ceneri di quello estense; in cima al colle si trova il mastio, da cui partono
le mura, fino a formare un poligono contornato a intervalli regolari da torri e
dal restaurato castelletto del Soccorso. Oggi l'interno del castello è adibito
a giardino pubblico.
Palazzo del Municipio
Affacciato sulla piazza Maggiore, il
Palazzo è un elegante edificio loggiato risalente al XVII secolo, di recente
restaurato; la balconata sopra il portico è un'aggiunta settecentesca.
Palazzo degli Scaligeri
Sul lato sud della piazza si nota il
Palazzo degli Scaligeri, poi Baldi - Valier, sede della Società Gabinetto di
Lettura fondata nel 1846. Questa costruzione di origine trecentesca ospita oggi
la biblioteca con settantamila volumi e una sezione speciale chiamata Raccolta
Estense con documenti, libri e opuscoli attinenti Este e la Bassa Padovana.
Torre Civica della Porta Vecchia
La torre attuale è databile alla fine
del XVII secolo e sorge sul luogo della precedente porta, andata distrutta. Vi
era collocato un orologio, come è attestato dalla distribuzione dei vani
all'interno. A otto metri di altezza si trova, infatti, un primo locale
contenente due blocchi di trachite, un tempo usati come contrappesi per l'orologio;
a dodici metri è collocato l'antico locale "delle aste e dei giunti".
Infine, ad un'altezza di venti metri circa, troviamo la cella campanaria, che
contiene la struttura di sostegno della campana bronzea fusa nel 1637.
Rocca di Ponte di Torre
La rocca è ciò che rimane dei forti
staccati che, oltre al castello e alle mura turrite, difendevano Este già dai
tempi precedenti all'epoca carrarese. Strutturalmente, è composta di una cinta
di mura e di una torre quadrata, alta 24 metri.
Palazzo Pelà
Tra via Settabile e via Consolazioni
sorge questo maestoso palazzo ,unico esempio in stile liberty della città.Fu
fatto costruire agli inizi del Novecento da Antonio Pelà. All'interno le stanze
del piano nobile sono decorate con stucchi ricoperti di foglia d'oro e un
giardino pensile con un bel frontone adornato con motivi floreali di apre in
via Settabile.
Villa Mocenigo
Addossata alla cinta muraria si trova la
Villa Mocenigo, che fu costruita attorno al 1570 e
successivamente distrutta da un incendio nel '700. L'edificio attuale ospita il Museo nazionale
atestino, suddiviso in varie sezioni tematiche: al primo piano
troviamo quella protostorica, che conserva le testimonianze dell'epoca
paleoveneta, seguita al pianterreno dalla sezione romana e da una sala dedicata
all'epoca medievale e moderna, dove si può ammirare una pregevole Madonna
col Bambino (1504) su tavola di Cima da Conegliano proveniente
dalla chiesa degli "Zoccoli".
Palazzo del Principe (Villa Contarini)
La costruzione sorge sul colle e fu
fatta costruire dai Contarini su
progetto di Vincenzo Scamozzi,
che la volle a pianta centrale, con sala a croce greca. Deve il nome a un
episodio della sua storia: qui infatti Alvise Contarini, durante un soggiorno in
villeggiatura, ricevette la comunicazione dell'elezione a doge.[4]
Sorge lungo l'omonima strada (via
Palazzo del Principe) e sovrasta la città di Este dalla cima del colle. L'edificio
è strutturato in due parti, l'una di forma quadrata con pianta a croce greca e
l'altra, addossata alla precedente, di forma rettangolare.[5]
La villa Palazzo del Principe, risalente
al periodo delle ville venete, non è
visitabile.
Villa Contarini degli Scrigni detta "Vigna Contarena"
Posizionata a ridosso delle mura del
castello, là dove il declivio del colle va a confondersi con la pianura, la
Vigna Contarena si staglia fra gli alberi secolari del parco ben nascosta
dall'esterno.
Il nome "Vigna Contarena" pare
sia dovuto al fatto che, in origine, la villa era dotata di un parco ricco di
alberi da frutta e viti.
La posizione infatti, sulle primissime
pendici meridionali dei colli Euganei, costituisce l'ambiente ideale
per questo tipo di coltivazioni.
Il piano nobile ha tutte le stanze che
danno sulla facciata, a mezzogiorno, per poter fruire il più possibile del
calore solare, anche ad autunno avanzato. A tergo delle stanze, la lunga
galleria che le disobbliga e che fungeva da salone da ballo, quando numerosi
arrivavano gli ospiti per partecipare alle gioiose feste della vendemmia, alle cacce a cavallo e alle
escursioni sui colli.
Dalla testata ovest del salone si accede
a un interessante angolo di giardino chiuso da un'alta mura fatta di elementi
di cotto traforato, quasi una grata, costituendo un insieme di ispirazione
moresca. Voluto nel 1700 da Marco Contarini al suo ritorno dall'Oriente, è
conosciuto come "Orto segreto", elemento originalissimo della villa e
raro esempio di connubio tra giardino all'italiana e giardino persiano.
Nel parco della villa si trova la tomba
del diplomatico prussiano Christian von
Haugwitz, ministro degli esteri del Re di Prussia durante le guerre
napoleoniche, rappresentante del Regno di Prussia al Trattato di
Schönbrunn e, in seguito, proprietario di Vigna Contarena.
Dal 1964 la Vigna Contarena è sottoposta
a regime di vincolo dalla Soprintendenza alle Belle Arti, in quanto costruzione
di particolare pregio storico e artistico.
Barchessa di Vigna Contarena
L'edificio, immerso nel parco di Vigna
Contarena e confinante con le mura del Castello Carrarese, è visibile da via
dei Cappuccini, la pittoresca stradina così denominata dal convento che si
trovava alla fine della salita, in corrispondenza dell'attuale villa Byron.
L'edificio, di pianta rettangolare, si fonde perfettamente con l'ombroso parco
circostante, in leggero declivio verso l'accesso principale.
La Barchessa non è collegata al corpo
della villa, come spesso accade nelle ville venete, non solo per la particolare
morfologia del terreno ma anche perché Vigna Contarena non fu mai legata ad
attività agricole che necessitavano di grandi spazi coperti, essendo la villa
destinata a feste e banchetti e a residenza dei Contarini degli Scrigni ad
Este. La Barchessa appare come un elegante edificio posto a sud-est
dell'edificio principale, verso la via dei Cappuccini. È molto grande e,
dovendo ospitare carrozze, cavalli e, probabilmente, una cantina, ha circa le
dimensioni di un'altra villa. L'edificio presenta due uguali corpi di fabbrica,
uniti al centro da un loggiato con due colonne giganti di ordine dorico.
All'interno del porticato si nota la data MDCCLXXX, data che, come si vedrà nell'analisi
storica, conferma la datazione dell'edificio che è di puro stile neoclassico.
Ciò è rivelato, oltre che dall'impianto simmetrico della pianta, dagli elementi
decorativi del fregio che corre lungo tutta la facciata: triglifi intervallati
a metope; sopra ciascuna delle due porte principali c'è una targa con in
rilievo un festone riccamente decorato. Le aperture della facciata appaiono
simmetricamente organizzate rispetto al loggiato e presentano la struttura in
pietra di Nanto finemente lavorata. La facciata
principale appare delimitata agli estremi da due paraste giganti di ordine
dorico, e gli elementi dei capitelli e delle basi delle colonne e delle paraste
sono in pietra di Nanto.
Arco del Falconetto
In via Cappuccini sorge questo
monumentale arco rinascimentale noto anche come Arco di villa Benvenuti, dal
nome dell'ultimo proprietario. Realizzato nel 1525 da Giovanni Maria Falconetto
per volere del ricco possidente veneziano Alvise Cornaro che qui a Este, nella
sua dimora, aveva costituito un cenacolo di artisti e intellettuali fra i quali
il commediografo padovano Angelo Beolco, detto il Ruzante, che intratteneva il
pubblico con le sue rappresentazioni in lingua pavana.